Cosa ti ha ispirato a scegliere la Venezia degli anni Venti come ambientazione per il tuo romanzo?
Ho sempre avuto la passione e curiosità per gli anni ruggenti. Mi sono sempre piaciuti i costumi che a quei tempi si usavano e di come poteva essere la vita in quel periodo. Documentandomi notavo sempre un certo stile ed eleganza che era abituale usare durante quel periodo, e mi ha sempre molto affascinata.
Come hai sviluppato il personaggio di Micol e quali sono state le sfide nel darle vita?
Non ho trovato sfide nel creare il personaggio di Micol. Fantasticando con l’immaginazione ho sempre cercato di immedesimarmi nel suo personaggio, ed ovviamente anche nel ruolo degli altri personaggi, ponendomi così scena dopo scena la domanda su come si sente lei, o lui, cosa farebbe invece l’altro come risposta?
Puoi descrivere il processo di ricerca storica che hai seguito per rendere la Venezia degli anni Venti così vivida e dettagliata?
Ho sfruttato diverse risorse, archivi per potermi documentare su ogni aspetto che mi interessava aggiungere a questo romanzo. E vivendo la quotidianità di ogni giorno in questa città, mi ha sempre dato modo di poter sviluppare la trama.
Qual è il significato del titolo “Micol” e come si collega al tema principale del romanzo?
Oltre essere il nome della protagonista principale, ho scelto Micol come titolo perché il suo personaggio, può essere dentro ognuno di noi. Il suo personaggio è composto di sentimenti diversi, contraddittori anche alle volte, perché ha un’anima piena di sogni e desideri come chiunque di noi. Dove ognuno di noi riflette e si pone domande lungo il percorso che deve affrontare per arrivare ai suoi obiettivi; in questo caso lei affronta situazioni difficili non solo personali ma anche di fronte a chi la circonda, come la sua città e chi fa parte della sua vita in diverse situazioni che si creano nella storia.
Come hai bilanciato gli elementi di azione, mistero e sentimento nella narrazione?
Ho sempre amato le trame ricche di intrighi, dove i personaggi conducono la storia in prima persona con alte tensioni dove si intrecciano anche i sentimenti di ognuno di loro, mantenendo un certo equilibrio tra il climax positivo e il climax negativo con diversi colpi di scena dove il lettore si pone sempre la domanda su quali saranno i prossimi avvenimenti durante la storia.
La città di Venezia è descritta come un vero e proprio personaggio del romanzo. Come sei riuscita a integrare l’ambientazione nella trama?
Per i miei occhi, Venezia ha la propria sua anima. Lei vive, con le sue difficoltà …che sia l’acqua alta, o la nebbia, umidità, sole. Lei vive, e ti senti parte dell’anima di questa città
Quali sono state le tue influenze letterarie o cinematografiche nella scrittura di “Micol”?
Mi sono sempre piaciuti i film oppure libri di genere giallo noir; poi mi sono imbattuta nel manuale di Robert McKee dove ho preso spunto per quanto riguarda la struttura per sviluppare la storia.
C’è un messaggio o una lezione particolare che speri i lettori traggano dalla lettura del tuo romanzo?
Tramite le vicende di Micol spero di trasmettere la forza, e la determinazione che si trova in ognuno di noi per fare sì che chiunque abbia sogni e desideri, raggiunga il suo obiettivo. Come appunto, Micol durante la storia si ostina in qualsiasi modo di fare giustizia. Quindi, a parer mio, leggere e scrivere ci rende liberi, ci dà la possibilità di dare vita all’immaginazione e creare così nuove storie immergendosi sempre in mondi diversi.
Dove è possibile acquistare Micol?
E possibile acquistare il primo volume di Micol in tutte le librerie fisiche d’Italia,oppure online su tutti gli store .
Dove possiamo seguire il tuo lavoro da scrittore sul web e sui social?
Di solito pubblico le novità riguardanti il libro su Instagram oppure facebook e tiktok